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RESTO AL SUD 2022: Incentivi per la creazione di nuove imprese nelle regioni del Sud e nei comuni del Cratere


RESTO AL SUD

Se vuoi aprire la tua attività imprenditoriale hai a disposizione fino a 75.000 € di cui fino a 45.000 € a fondo perduto

 

Resto al Sud sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali e lo sviluppo di imprese costituite dopo il 21 giugno 2017 nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e nei comuni del cratere sismico nelle regioni Lazio, Marche e Umbria.

L’agevolazione prevede la concessione di un mix di agevolazioni tra contributo a fondo perduto e finanziamento.

 

 

Novità: nuovo limite d’età a 55 anni

La nuova legge di bilancio all’art. 1 comma 170 ha innalzato ulteriormente il limite d’età per l’accesso ai benefici di “Resto al Sud”, da 45 a 55 anni.


Estensione del contributo con il Decreto Rilancio

Con la pubblicazione del Decreto Rilancio dello scorso anno, lo strumento “Resto al Sud” è stato rafforzato:

  • per le iniziative svolte in forma individuale:

– il finanziamento massimo passa da 50.000 a 60.000 euro (art. 245 bis)

  • per tutte le altre iniziative:

– il contributo a fondo perduto passa dal 35% al 50% delle spese ammissibili

– il finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le Pmi passa dal 65% al 50%

  • Inoltre è stato confermato che le imprese finanziate con Resto Sud possono ottenere, al completamento del loro progetto, un ulteriore contributo a fondo perduto:

15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale

10.000 euro per ciascun socio, fino a un massimo di 40.000 euro, per le società.


 

Che cos’è?

Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate nelle regioni del Mezzogiorno e alle zone dell’Italia Centrale colpite dai terremoti del 2016 e 2017.

Il Finanziamento Resto al Sud offre un’agevolazione fino a 240.000 euro per la costituzione di nuove imprese da parte di imprenditori, nei settori dell’Artigianato e dell’Industria, fornitura di servizi e turismo.

In caso di ditta individuale il massimo finanziabile è 60.000 euro, mentre in caso di società, per ogni socio con i requisiti si aggiungono altri 50.000 euro, fino a raggiungere un massimo di 200.000 euro.

 

L’incentivo si rivolge a:

  • Imprese costituite dopo il 21/06/2017: possono inoltre presentare richiesta di finanziamento le Società, anche cooperative, le Ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017, o i Team di persone che si costituiscono entro 60 giorni (o 120 se residenti all’estero) dopo l’esito positivo della valutazione;
  • Imprese costituende: (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni – o 120 giorni in caso di residenza all’estero – dall’esito positivo dell’istruttoria).

 

Settori ammessi

L’intervento finanzia attività imprenditoriali relative a:

  • produzione di beni nei settori dell’artigianato e dell’industria, della pesca e dell’acquacoltura;
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • turismo;
  • commercio;
  • attività libero-professionali.

 

Esempio di attività agevolabili:

  • manifatturiero;
  • ristorazione-bar;
  • ricettività turistica (affittacamere, case vacanza, alberghi);
  • commercio al dettaglio;
  • produzione audio-video (studio fotografico o di video editing);
  • assistenza sanitaria;
  • erogazione di servizi alle imprese;
  • erogazione di servizi alla persona (ludoteche, asili nido, biblioteche).

 

Settori esclusi

  • agricoltura, silvicoltura e pesca;
  • attività immobiliari.

 

Beneficiari

Le agevolazioni sono rivolte ai giovani tra i 18 e i 55 anni che:

  • sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree Sisma in Umbria, Lazio e Marche al momento della presentazione della domanda, o disposti a trasferire la residenza nelle suddette regioni/comuni dopo la comunicazione di esito positivo;
  • non hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento (nel caso in cui il richiedente abbia un rapporto di lavoro a tempo indeterminato in corso, può presentare comunque la domanda per richiedere Resto al Sud ma deve essere pronto ad abbandonare il posto di lavoro nel caso in cui risultasse vincitore del finanziamento);
  • non sono già titolari di altra attività di impresa in esercizio;
  • (per i liberi professionisti): non risultano titolari di partita IVA , nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni.

Possono presentare richiesta di finanziamento le società, anche cooperative, le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017, o i team di persone che si costituiscono entro 60 giorni (o 120 se residenti all’estero) dopo l’esito positivo della valutazione.

Si ritengono ammissibili le imprese costituite o da costituire nelle seguenti forme giuridiche:

  • impresa individuale;
  • lavoro autonomo (libero professionista);
  • società, comprese le società cooperative.

Potranno fare parte della compagine sociale, ma non potranno in nessun caso beneficiare dei finanziamenti, anche soggetti che non abbiano un’età compresa fra i 18 e i 55 anni, a condizione che la loro presenza non sia superiore ad un terzo dei componenti e non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soci.

Le imprese e le società sono tenute a mantenere, per tutta la durata del finanziamento, la propria sede legale ed operativa nelle citate regioni di operatività della misura.

I liberi professionisti che intendono accedere all’incentivo, nei dodici mesi che precedono la richiesta di agevolazione a Invitalia, non dovranno essere titolari di partita Iva per un’attività analoga a quella proposta per il finanziamento. Inoltre, dovranno mantenere la sede operativa nelle regioni del interessate.

 

Spese ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni previste dalla seguente misura, l’acquisto di beni e servizi rientranti nelle date categorie:

a) opere edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria connessa all’attività del soggetto beneficiario nel limite massimo del 30% del programma di spesa;

b) arredamenti, macchinari, impianti, attrezzature nuovi di fabbrica;

c) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC) connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;

d) spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell’attività d’impresa nella misura massima del 20% del programma di spesa: materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, canoni di leasing, garanzie assicurative funzionali all’attività finanziata.

 

Spese non ammissibili

Non sono ammissibili alle agevolazioni, le spese:

a) relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback, fatta eccezione dei canoni di leasing maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale;

b) per l’acquisto di beni di proprietà di uno o più soci dell’impresa richiedente le agevolazioni e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado;

c) riferite a investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature;

d) effettuate mediante il cosiddetto «contratto chiavi in mano»;

e) relative a commesse interne;

f) relative a macchinari, impianti e attrezzature usati;

g) notarili, imposte, tasse;

h) relative all’acquisto di automezzi, fatta eccezione per quelli strettamente necessari al ciclo di produzione di cui al Programma di spesa o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;

i) di importo unitario inferiore a euro 500,00;

j) relative alla progettazione, alle consulenze e all’erogazione degli emolumenti ai dipendenti delle imprese individuali e delle società, nonché agli organi di gestione e di controllo delle società stesse.

 

Caratteristiche e intensità dell’agevolazione

La misura prevede la concessione di un mix di agevolazioni tra contributo a fondo perduto e finanziamento bancario erogato da banche convenzionate così articolato:

  • per il 50% sotto forma di contributo a fondo perduto;
  • per il restante 50% sotto forma di finanziamento bancario a tasso fisso garantito dal fondo di garanzia per le PMI (nella misura dell’80%). Il prestito bancario dovrà essere rimborsato entro 8anni complessivi dalla concessione del finanziamento, di cui i primi 2 anni di pre-ammortamento.

L’ importo massimo concesso, a titolo de minimis, è di

  • € 60.000 per le iniziative svolte in forma individuale
  • € 200.000 per ogni singolo progetto nel caso l’istanza sia presentata da più soggetti già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria (comprese le cooperative).

 

Un esempio pratico:

Ditta Individuale:

n. 1 Socio con meno di 56 anni: Massimo finanziamento agevolabile = 60.000 euro + 15.000 euro a completamento del programma di spesa. Totale ottenuto 75.000 euro (totale da rimborsare 30.000 euro).

Società:

n. 2 Soci con meno di 56 anni: (2 X 50.000)= 100.000 euro + (2 X 10.000) = 20.000 euro a completamento del programma di spesa. Totale ottenuto 120.000 euro (totale da rimborsare 50.000 euro);

n. 3 Soci con meno di 56 anni: (3 X 50.000)= 150.000 euro + (3 X 10.000) = 30.000 euro a completamento del programma di spesa. Totale ottenuto 180.000 euro (totale da rimborsare 75.000 euro).

n. 4 Soci con meno di 56 anni: (4 X 50.000)= 200.000 euro + (4 X 10.000) = 40.000 euro a completamento del programma di spesa. Totale ottenuto 240.000 euro (totale da rimborsare 100.000 euro).

 

Risorse disponibili

1.250 milioni di euro.

 

Scadenza

Domande presentabili fino ad esaurimento fondi.

 

 


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